L’intera area caraibica è automaticamente associata non solo a spiagge tropicali, mari cristallini e natura incontaminata: chi cerca quella dimensione nella propria vacanza, spesso si tiene a distanza proprio dai Caraibi, che sono anche sinonimo di affollate crociere, e quindi di decine di migliaia di turisti ogni giorno, trasformando piccoli villaggi in succursali di metropoli poliglotte!
L’altra faccia delle vacanze ai Caraibi
Nonostante alcune località caraibiche figurino su tutte le guide, e nonostante tutti conosciamo, almeno grazie alla loro fama, posti come St. Barts, le Bahamas, Barbados o Grand Cayman, è davvero possibile trovare destinazioni nei Caraibi che non sono prese d’assalto e che mantengono una loro dimensione più umana. Le abbiamo raccolte di seguito in questa breve guida.
Sint Eustatius/Statia
Chiamatela come preferite, ma questa isola ex colonia olandese è davvero un gioiellino. Siccome non ospita resort, non attira grandi flussi di visitatori, e quelli che si spostano qui sono spesso interessati all’aspetto botanico e zoologico più di ogni altra cosa: l’isola ospita decine di specie a rischio estinzione. Gli amanti della storia la conosceranno perché fu l’isola dove Cristoforo Colombo scelse di non ammarare: chissà se la storia del mondo sarebbe andata diversamente se l’esploratore avesse deciso diversamente?
Saba
I visitatori che scelgono la vicina St. Maarten ignorano quest’isola più piccola, dal clima tropicale per la maggior parte dell’anno, paradiso per subacquei e per amanti del trekking: peccato, perché non sanno cosa si perdono! Come succede a La Réunion per i francesi, e così come la sua cugina, Sint Eustatius, Saba è un comune olandese a tutti gli effetti.
Montserrat
Cosa succederebbe se un’eruzione vulcanica investisse una città moderna? Nel 1995 è successo a Plymouth, il centro più grande di Montserrat, a causa del sovrastante Soufriere Hills (da non confondersi con il vulcano La Soufriere, a St. Vincent). Il vulcano oggi è attivo, ma silente. E i visitatori possono sfruttare questa piccola isola sia per dei tour fotografici nei quali catturare i paesaggi surreali del post-eruzione, sia per visitare le sue foreste ricche di orchidee selvatiche.
Young Island
Una delle più piccole isole delle Grenadine, di solito Young Island viene ignorata a favore di Mustique, sulla quale aleggia ancora un’atmosfera rock, o Bequia – che attira una folla di turisti attratti dalla pacifica convivenza di tante culture diverse. Precedentemente di proprietà privata, oggi Young Island ha un unico resort, con 29 esclusivi cottage che possono essere affittati anche per lunghi periodi: isolamento dorato a soli duecento metri dalle spiagge di St. Vincent!
Dominica
Nonostante la presenza nel suo territorio del Morne Trois Pitons National Park, il primo sito UNESCO a essere assegnato ai Caraibi, Dominica non è presa d’assalto come si potrebbe supporre: è anzi piuttosto facile scoprire di essere uno delle poche decine di turisti che decidono di fermarsi più di una notte sull’isola, alla quale vengono preferite Martinica, Anguilla e Barbuda o St. Kitts.
Bonaire
A nord della costa venezuelana, al largo di Curaçao, ecco un’altra isola che fu dominata dagli olandesi, oggi un vero paradiso per i subacquei: Bonaire vanta quasi 70 siti ufficiali per chi ama bombole e boccaglio, con temperature miti tutto l’anno e una popolazione locale votata a una squisita ospitalità.
Carriacou
La storia di Carriacou, come quella di Petite Martinique, è affascinante e ci parla di tempi molto diversi dagli attuali, quando isole come queste venivano scambiate per poche migliaia di sterline o venivano possedute da ex schiave liberate, in una specie di nuovo matriarcato. Oggi è una sonnacchiosa località dove il turista occidentale troverà spiagge tropicali ma anche una comunità di abitanti dedita alla pesca e all’artigianato, nota per un’importante parata di Carnevale.